Qui accanto trovi solo i link per le formazioni del decennio, dove ci sono anche  foto di azioni di gioco.
Nelle foto piccole sotto hai i link generali di tutti gli anni '80, anche quelli con la sola foto della squadra.


STAGIONI anni '80
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Pulcini anni '80.     Clicca qui per ingrandire.
Under 20 1980-81.     Clicca qui per ingrandire.Vedi  foto di azioni di gioco !!!

Allievi Prov. 1980-81.     Clicca qui per ingrandire.  

Allievi Prov. 1981-82.     Clicca qui per ingrandire. Vedi  foto di azioni di gioco !!!
III 1981-82.     Clicca qui per ingrandire.
Esordienti 1982-83.     Clicca qui per ingrandire. Vedi  foto di azioni di gioco !!!
Giovanissimi 1982-83.     Clicca qui per ingrandire.
Allievi  Reg. 1982-83.     Clicca qui per ingrandire. Vedi  foto di azioni di gioco !!!
Under 19 1982-83.     Clicca qui per ingrandire. Vedi foto di azioni di gioco !!!
III Cat. 1982-83.     Clicca qui per ingrandire.Vedi foto di azioni di gioco !!!
Allievi 1983-84.     Clicca qui per ingrandire. Vedi foto di azioni di gioco !!!
Under 19  1983-84.     Clicca qui per ingrandire.Vedi foto di azioni di gioco !!!
 III Cat. 1983-84.   Clicca qui per ingrnadire.
Allievi 1984-85.     Clicca qui per ingrandire. Vedi foto di azioni di gioco !!!
III Cat. 1984-85.   Clicca qui per ingrnadire.Vedi foto di azioni di gioco !!!
Giovanissimi 1984-85.     Clicca qui per ingrandire. Vedi foto di azioni di gioco !!!
Raduno Fiorentina 1985.     Clicca qui per ingrandire.
Torneo Passalacqua 1985.     Clicca qui per ingrandire.
     

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 Gli anni '80 furono un po' gli anni della noia. L'Italia cominciò a ridimensionare la propria struttura industriale e si svilupparono le prime società che fornivano servizi, il cosiddetto sistema terziario. Ogni spinta ideale si arenò in un conformismo perbene, ogni occasione di protesta fu assorbita da un sistema divenuto così potente da governare anche l'opposizione più accesa. La noia degli anni '80 consistette cioè nella prevedibilità della sue manifestazioni, nella mancanza di fantasia di cui furono emblema i primi videogiochi. 
   Il decennio sportivo si aprì con le Olimpiadi di Mosca '90, che videro il boicottaggio degli Stati Uniti in segno di protesta contro l'invasione dell'Afghanistan da parte dell'URSS. 
  Nel calcio agli Europei '80 l'Italia, paese organizzatore, si classificò quarta perdendo la finalina ai rigori 10 a 9 contro la Cecoslovacchia. L'Europeo fu vinto dalla Germania.
  Due anni dopo ai Mondiali di Spagna '82 riscatto dell'Italia che si laureò Campione del Mondo per la terza volta battendo in finale proprio la Germania. Affermazione meritatissima, dopo aver eliminato con grandissime prestazioni l'Argentina di Maradona, Passarella, Bertoni, il Brasile di Zico, Falcao, Junior, Socrates e la Polonia di Boniek.  Nel momento in cui Zoff alzava la Coppa del Mondo allo stadio Bernabeu di Madrid, tra gli applausi del Presidente della Repubblica Sandro Pertini presente in tribuna, nelle strade italiane era tutto un tripudio di bandiere. I festeggiamenti durarono fino all'alba e per molti giorni a seguire.
   Nella stagione sportiva 1980-81 arrivò al Sauro l'allenatore Giacomo Milan, ex giocatore professionista con lunga carriera nella Pro Patria, che allenò la squadra
Under 20. La III categoria negli anni 1979-80 e 1980-81 non fu disputata e il sottoscritto si accasò nella vicina Pol. Roselle del Presidente Fernando Mazzieri, per tornare poi al Sauro nella stagione 1982-83 e ritrovare dopo tanti anni il grande Massimo Tamberi.
  Dopo aver spesso primeggiato nei decenni precedenti nei vari Campionati Giovanili Provinciali, per il Sauro era giunto il momento di compiere un salto di qualità. La vittoria degli Allievi di Enzo Galli nel
Campionato Provinciale 1981-82, arrivata dopo una combattutissima finale contro la Castiglionese, permise il passaggio ai Campionati Regionali Giovanissimi, Allievi e Under 20.
 I gironi Regionali all'epoca raccoglievano squadre grossetane, livornesi, pisane e lucchesi ed erano espressione di un discreto livello tecnico. Il Sauro non soffrì più di tanto in questo nuovo contesto, anzi si propose subito come una delle compagini più interessanti e competitive, tanto che la sua maglia fu ancora di più ambita, dalla provincia tanti giovani vennero a disputare il Settore Giovanile in via Adda, e tutte le domeniche un folto pubblico occupava la tribunetta di via Adda. Si misero in evidenza con la maglia rosso nera soprattutto tre giovani, il portiere Tognozzi, il terzino Corrado Tosini e l'estroso trequartista Michele Giovannini. Questi tre ragazzi passarono al A.C. Siena per disputare il Torneo Berretti, Tosini poi proseguì la carriera nella grande Sampdoria dei giovani Mancini e Vialli.
(vedi)
   
Da quasi venti anni sotto i portici di Piazza Dante esisteva la storica bacheca della società. Lì tutti i sabato sera  tra una " vasca e l'altra " per il corso era consuetudine incontrare tanti saurini che con apprensione cercavano il proprio nome nelle liste dei convocati. In quel periodo nella stessa bacheca, che avevo nel frattempo riverniciato, appendevo anche le fotografie in B/N di azioni delle partite domenicali, da me fatte e stampate.  Questo suscitava grande soddisfazione nei tanti ragazzi della società, ed anche per i più giovani che a mala pena conoscevano il mio nome, ero diventato il "fotografo". Vedersi immortalati in azioni di gioco era per loro un modo di sentirsi simili ai vari idoli dell'epoca, Platini, Falcao, Antognoni, Rossi, Conti ecc. A ripensarci oggi, in quella piccola vetrina possiamo vederci un'anticipazione di questo sito web. La storia di questa bacheca si concluse infelicemente nel 1983, quando i condomini dei portici dopo il rifacimento della facciata, non mi permisero la sua ricollocazione sui nuovi intonaci e le convocazioni da quel momento in poi furono appese direttamente al campo di via Adda.
    La società rosso nera era retta da un manipolo di dirigenti che con notevoli sacrifici riuscivano ad assolvere i gravosi impegni. La sede della società si era da tempo trasferita presso il campo di via Adda. Presidente era Dini Dino, Vice Culicchi Alfio, nel consiglio figuravano Dini Bruno, Materazzi Raimondo, Verdiani Enzo, Moschini Bruno, Moscatelli Paolo. Un'aiuto veniva portato anche dal sottoscritto web-master che tra l'altro militava nella prima squadra in III Cat. Finalmente verso metà decennio il gruppo dirigenziale si allargò, diversi genitori si resero disponibili la domenica e durante la settimana nella gestione della società.
   Nella stagione 1985-86 il Sauro non si inscrisse alla III^ categoria ma fece una mezza fusione con il Montorgiali che militava in II^, fornendogli diversi validi giovani. Io ormai già trentenne, non rientravo nei piani della nuova società e fui svincolato. Feci ugualmente la preparazione e giocai alcune amichevoli con discrete prestazioni, tanto da far cambiare idea a Mr. Luciano Angelini che cominciò a corteggiarmi. Ormai però avevo da "marcare" o meglio fare il raddoppio di marcatura su mio figlio di alcuni mesi e decisi di dedicarmi a lui.
   Poco tempo dopo Dino Dini lasciò dopo tanti anni di militanza il Sauro, andando a fare il Presidente del Manciano. Il suo posto fu preso da Romualdo Baldi di Civitella e Presidente Onorario divenne Massimo Puggelli, che ancora oggi è parte integrante della società.
   Nel maggio 1986, improvvisamente muore Alfio Culicchi uno dei fondatori del Sauro, una bandiera e un amico di tutti, sempre presente sette giorni su sette al campo di via Adda in mezzo ai suoi ragazzi che spesso rimproverava, ma ai quali voleva un gran bene così come loro lo volevano a lui.
  Ci fu un forte riassetto societario e un ricambio di molti dirigenti. Nella stagione 1987-88 il Consiglio Direttivo risultava così composto: Romualdo Baldi Presidente, Massimo Puggelli Vice Presidente, Marcello Sani cassiere, Alberto Bifini Segretario, Alberto Bracci Direttore Sportivo e stretto collaboratore dell'A.C. Fiorentina, Etrusco Polverini Direttore Tecnico,  medico sociale Dr. Malagnino. Consiglieri: Ludio Santoni, Giampiero Tanghetti, Umberto Del Lesto, Roberto Capoduri, Umberto Rossi, Sergio Lippi, e rientrante Andrea Giorgetti.

   Io continuavo a militare nella prima squadra in III^ Categoria. O meglio a fare il fac-totum in quanto spesso e volentieri l'allenatore in settimana era assente e io, capitano e più vecchio della squadra dovevo condurre gli allenamenti per i pochi fedelissimi che sfidando il freddo e la guazza del dopo cena li frequentavano. Ricordo Andrea Bartolini, Luciano Giorgetti, Majorana, Stefano Verdi, Francesco Falletti, Paolo Martellini Vittorio Costanzi e pochi altri. Per disputare almeno la partitina aggregavamo anche l'arbitro Tafuro e l'ingegner Pacini dell'Ater. I risultati domenicali non erano sempre quelli sperati, però ci divertivamo cercando di giocare la palla, con l'aiuto dei più giovani Allievi e Juniores che a turno venivano a darci una mano.
     Inutile ricordare che per il Sauro l'interesse maggiore rimaneva ancora il settore giovanile ed è lì che negli ultimi anni del decennio il sodalizio rosso nero raggiunse risultati lusinghieri  rafforzando la propria immagine nell'ambito regionale. Gli Allievi 1987-88 vinsero il proprio girone e disputarono senza fortuna le Finali Regionali. Anche i Giovanissimi per diversi anni disputarono campionati di vertice.
    Il massimo risultato fu raggiunto nel 1988-89, quando i Giovanissimi di Ciccio Fommei sfiorarono lo Scudetto di Categoria. Dopo aver dominato il proprio girone regionale vinsero anche i gironi finali laureandosi Campioni Toscani in una appassionante finale contro la Cattolica Virtus.
    La squadra disputò poi le finali nazionali ed arrivò ad un passo dalla grande conquista dello Scudetto Giovanissimi dopo una bella partita di finale disputata a Viterbo, dove fu sconfitta per 1-0 dal Renato Curi di Perugia. Nella squadra umbra militava Falcone, il terzino che dopo Torino e Fiorentina, milita ora sempre in serie A nel Bologna.
    Nello sport agonistico la vittoria è il massimo risultato, la gioia più bella. Esserci arrivati così vicini e non averla raggiunta, per di più in un'occasione così importante e difficilmente ripetibile lasciò tanto amaro in bocca. Il secondo posto non fu però considerato del tutto una sconfitta, perché nonostante tutto rimaneva la consapevolezza e l'orgoglio di essere diventati una grande realtà nel panorama calcistico giovanile regionale e nazionale. Tanti giocatori di quella squadra militano ancora oggi nei campionati professionisti o sono protagonisti in importanti società dilettantistiche. Questa è per il Sauro una grande soddisfazione, che fa passare in secondo piano la delusione per la mancata conquista del tricolore.

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