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Gli anni '80
furono
un po' gli anni della noia. L'Italia cominciò a ridimensionare la
propria struttura industriale e si svilupparono le prime società che
fornivano servizi, il cosiddetto sistema terziario. Ogni spinta ideale si arenò in un conformismo perbene, ogni occasione
di protesta fu assorbita da un sistema divenuto così potente da
governare anche l'opposizione più accesa. La noia degli anni '80
consistette cioè nella prevedibilità della sue manifestazioni, nella
mancanza di fantasia di cui furono emblema i primi videogiochi.
Il
decennio sportivo si aprì con le Olimpiadi di Mosca '90, che videro il boicottaggio degli Stati Uniti
in segno di protesta contro l'invasione dell'Afghanistan da parte dell'URSS.
Nel
calcio agli Europei '80 l'Italia, paese organizzatore, si classificò
quarta perdendo la finalina ai rigori 10 a 9 contro la Cecoslovacchia. L'Europeo fu vinto dalla Germania.
Due anni dopo
ai Mondiali di Spagna '82 riscatto dell'Italia che si laureò
Campione del Mondo per la terza volta battendo in finale proprio la
Germania. Affermazione meritatissima, dopo aver eliminato con grandissime prestazioni l'Argentina di Maradona, Passarella, Bertoni, il Brasile di Zico, Falcao, Junior,
Socrates e la Polonia di Boniek. Nel momento in cui Zoff alzava la Coppa del Mondo allo stadio
Bernabeu di Madrid, tra gli applausi del Presidente della Repubblica Sandro Pertini
presente in tribuna,
nelle strade italiane era tutto un tripudio di bandiere. I
festeggiamenti durarono fino all'alba e per molti giorni a seguire.
Nella stagione sportiva 1980-81 arrivò al Sauro l'allenatore
Giacomo Milan, ex giocatore professionista con lunga carriera nella Pro
Patria, che allenò la squadra
Under
20.
La
III categoria negli anni 1979-80 e 1980-81 non fu disputata e il
sottoscritto si accasò nella vicina Pol. Roselle del Presidente Fernando
Mazzieri, per tornare poi al Sauro nella stagione 1982-83 e ritrovare dopo
tanti anni il grande Massimo Tamberi.
Dopo aver spesso primeggiato nei decenni
precedenti nei vari Campionati Giovanili Provinciali, per il Sauro era
giunto il momento di compiere un salto di qualità. La vittoria degli
Allievi di Enzo Galli nel
Campionato Provinciale 1981-82,
arrivata dopo una combattutissima finale contro la Castiglionese, permise
il passaggio ai Campionati Regionali
Giovanissimi, Allievi e Under 20.
I gironi Regionali all'epoca raccoglievano squadre grossetane,
livornesi, pisane e lucchesi ed erano espressione di un discreto livello
tecnico. Il Sauro non soffrì più di tanto in questo nuovo contesto, anzi
si propose subito come una delle compagini più interessanti e
competitive, tanto che la sua maglia fu ancora di
più
ambita, dalla provincia tanti giovani vennero a disputare il Settore
Giovanile in via Adda, e tutte le domeniche un folto pubblico occupava
la tribunetta di via Adda. Si misero in evidenza con la maglia rosso nera
soprattutto tre giovani, il portiere Tognozzi, il terzino Corrado Tosini e
l'estroso trequartista Michele Giovannini. Questi tre ragazzi passarono al A.C. Siena
per disputare il Torneo Berretti, Tosini poi proseguì la carriera nella
grande Sampdoria dei giovani Mancini e Vialli.
(vedi)
Da
quasi venti anni sotto i portici di Piazza Dante esisteva la storica bacheca
della società. Lì tutti i sabato sera tra una " vasca e l'altra " per
il corso era consuetudine incontrare tanti saurini che con apprensione
cercavano il proprio nome nelle liste dei
convocati. In quel periodo nella stessa bacheca, che avevo nel frattempo
riverniciato, appendevo anche le fotografie in B/N di
azioni delle
partite domenicali, da me fatte e stampate. Questo
suscitava grande soddisfazione nei tanti ragazzi della società, ed anche
per i più giovani che a mala pena conoscevano il mio nome, ero diventato
il "fotografo". Vedersi immortalati in azioni di gioco era per
loro un modo di sentirsi simili ai vari idoli dell'epoca, Platini, Falcao,
Antognoni, Rossi, Conti ecc. A ripensarci oggi, in quella piccola
vetrina possiamo vederci un'anticipazione di questo sito web. La storia di questa
bacheca si concluse infelicemente nel 1983, quando i condomini dei portici
dopo il rifacimento della
facciata, non mi permisero la sua ricollocazione sui nuovi intonaci e le convocazioni da quel momento in poi furono appese
direttamente al campo di via Adda.
La società rosso
nera era retta da un
manipolo di dirigenti che con notevoli sacrifici riuscivano ad
assolvere i gravosi impegni. La sede della società si era da tempo
trasferita presso il
campo di via Adda. Presidente era Dini Dino, Vice Culicchi
Alfio, nel consiglio figuravano Dini Bruno, Materazzi Raimondo,
Verdiani Enzo, Moschini Bruno, Moscatelli Paolo. Un'aiuto veniva
portato anche
dal sottoscritto web-master che tra l'altro militava nella prima
squadra in III Cat. Finalmente verso metà decennio il
gruppo dirigenziale si allargò, diversi genitori si resero
disponibili la domenica e durante la settimana nella gestione
della società.
Nella stagione 1985-86 il Sauro non si inscrisse alla III^
categoria ma fece una mezza fusione con il Montorgiali che militava in II^,
fornendogli diversi validi giovani. Io ormai già trentenne, non rientravo
nei piani della nuova società e fui svincolato. Feci ugualmente la
preparazione e giocai alcune amichevoli con discrete prestazioni, tanto da
far cambiare idea a Mr. Luciano Angelini che cominciò a corteggiarmi. Ormai
però avevo da "marcare" o meglio fare il raddoppio di marcatura su mio
figlio di alcuni mesi e decisi di dedicarmi a lui.
Poco tempo dopo Dino Dini lasciò dopo tanti anni
di militanza il Sauro, andando a
fare il Presidente del Manciano. Il suo posto fu preso da Romualdo Baldi di
Civitella e Presidente Onorario divenne Massimo Puggelli, che ancora oggi è parte integrante della società.
Nel maggio 1986, improvvisamente muore Alfio Culicchi uno dei fondatori
del Sauro, una bandiera e un amico di tutti, sempre presente sette giorni su sette al campo di via
Adda in mezzo ai suoi ragazzi che spesso rimproverava, ma
ai quali voleva un gran bene così come loro lo volevano a lui.
Ci fu un forte
riassetto societario e un ricambio di molti dirigenti. Nella stagione
1987-88 il Consiglio Direttivo risultava così composto: Romualdo
Baldi Presidente, Massimo Puggelli Vice Presidente, Marcello Sani
cassiere, Alberto Bifini Segretario, Alberto Bracci Direttore Sportivo
e stretto collaboratore dell'A.C. Fiorentina, Etrusco Polverini
Direttore Tecnico, medico sociale Dr. Malagnino. Consiglieri:
Ludio Santoni, Giampiero Tanghetti, Umberto Del Lesto, Roberto
Capoduri, Umberto Rossi, Sergio Lippi, e rientrante Andrea Giorgetti.
Io continuavo a militare nella prima squadra in III^
Categoria. O meglio a fare il fac-totum in quanto spesso e volentieri
l'allenatore in settimana era assente e io, capitano e più vecchio della
squadra dovevo condurre gli allenamenti per i pochi fedelissimi che sfidando
il freddo e la guazza del dopo cena li frequentavano. Ricordo Andrea
Bartolini, Luciano Giorgetti, Majorana, Stefano Verdi, Francesco Falletti,
Paolo Martellini Vittorio Costanzi e pochi altri. Per disputare almeno la
partitina aggregavamo anche l'arbitro Tafuro e l'ingegner Pacini dell'Ater.
I risultati domenicali non erano sempre quelli sperati, però ci divertivamo
cercando di giocare la palla, con l'aiuto dei più giovani Allievi e
Juniores che a turno venivano a darci una mano.
Inutile ricordare che per il Sauro l'interesse maggiore rimaneva ancora il
settore giovanile ed è lì che negli ultimi anni del decennio il sodalizio
rosso nero raggiunse
risultati lusinghieri rafforzando la propria immagine nell'ambito
regionale. Gli Allievi
1987-88 vinsero il proprio girone e disputarono senza fortuna le Finali
Regionali. Anche i Giovanissimi per diversi anni disputarono campionati di
vertice.
Il
massimo risultato fu raggiunto nel 1988-89, quando i Giovanissimi di
Ciccio Fommei sfiorarono lo Scudetto di Categoria. Dopo aver dominato il proprio girone
regionale vinsero anche i gironi finali laureandosi Campioni Toscani
in una appassionante finale contro la Cattolica Virtus.
La squadra disputò poi le finali nazionali
ed arrivò ad un passo dalla grande conquista dello Scudetto
Giovanissimi dopo una bella partita
di finale disputata a Viterbo, dove fu sconfitta per 1-0 dal Renato Curi di
Perugia. Nella squadra umbra militava Falcone, il terzino che dopo Torino
e Fiorentina, milita ora sempre in serie A nel Bologna.
Nello sport agonistico la vittoria è il massimo risultato, la gioia più bella.
Esserci arrivati così vicini e non averla raggiunta, per di più in
un'occasione così importante e difficilmente ripetibile lasciò tanto amaro in bocca.
Il secondo posto non
fu però considerato del tutto una sconfitta, perché nonostante tutto rimaneva la
consapevolezza e l'orgoglio di essere diventati una grande realtà nel
panorama calcistico giovanile regionale e nazionale. Tanti giocatori
di quella squadra militano ancora oggi nei campionati professionisti o
sono protagonisti in importanti società dilettantistiche. Questa è per il
Sauro una grande soddisfazione, che fa passare in secondo piano la delusione
per la mancata conquista del tricolore.
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