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Il decennio si
aprì con i Mondiali di calcio a Città del
Messico. LItalia battendo la Germania 4 - 3 al
termine dei supplementari, nella mezzora più
sbalorditiva che il calcio italiano ricordi, fece impazzire 20 milioni di telespettatori che al fischio finale della
partita si riversano per le strade
inscenando cortei dauto e bagni nelle vasche delle piazze. Queste
scene, oggi troppo abusate anche solo per festeggiare una vittoria in
un'amichevole, erano per quei tempi
davvero eccezionali.
Ricordo in quei giorni di essermi recato con altri amici
e giocatori del Sauro nella sede del Partito Comunista
Italiano in viale Ximenes dove ottenemmo in regalo un
vecchio striscione tricolore di una quindicina di metri
che servì per il proseguo dei festeggiamenti fino
alla delusione della finale persa per 4 a 1 contro il Brasile,
che così si aggiudicò definitivamente la Coppa Jules
Rimet. Lo
stesso striscione una volta tolto il verde, fu sfruttato
per tifare U.S. Grosseto allo Stadio Comunale nel
Campionato di Serie D, e dopo circa due anni in seguito
ad una magistrale operazione di tintura con il Super Iride da me effettuata negli spogliatoi
di via Adda con laiuto di Luciano Giorgetti altro
giocatore del Sauro, dette vita a due più piccoli
striscioni rosso-neri.
Nella primavera del 1970 si disputò il primo campionato
Giovanissimi,
con il sottoscritto all'esordio ufficiale. Allenatore era Bruno Bruni, che
aveva appena appeso le scarpe al chiodo, con la collaborazione di
Francesco Salerno, ex giocatore dell'U.S. Grosseto. Esordio vittorioso per
1-0 in casa contro il Barbanella, ma la
soddisfazione maggiore venne alla seconda giornata quando con un gol di
Tiziano Ignirri, espugnammo lo Stadio Comunale contro i 'torellini'
dell'U.S. Grosseto.
Nel
campo di via Adda giocavano ancora il Sauro e l'Avanti, ma al termine del
campionato 1970-71 quest'ultima società cessò l'attività agonistica e così il Sauro
rimase unica squadra a usufruire della struttura. La stagione sportiva
1970-71 vide arrivare ad allenare gli Allievi Danilo Torriglia,
ex-calciatore professionista nel Cagliari di Gigi Riva. Da un Consiglio
Direttivo del 5 settembre 1970: Pres. Mordini avv. Mauro, Vice Pres. Rea Cav. Carlo, Segr.
Soldati Lorenzo, Economo Giorgetti Andrea. Consiglieri: Dini Dino,
Checcacci Edoardo, Checcacci Sonio, Linicchi Francesco, Casciani Silvio,
Valiani Alfredo, Giovannini Luigi, Culicchi Alfio, Bassanelli Carlo,
Verdiani Enzo, Nannini Giuseppe, Venturacci Guido, Prato Michele, Caneschi
Ottaviano, Bragagni Leonello, Arnaldi Ferruccio. Allenatori: Bruni Bruno,
Rocchi Florio e Lippi Sergio.
La sede della società si era spostata da via Pantaneto 6, a
via Massimo D'Azeglio 21, nello stabile allora denominato sala Coop.
All'inizio di
quella stagione non trovai molto spazio negli Allievi, (per problemi scolastici
mi fu nascosta la borsa) e perché nonostante le belle prove in allenamento e
i complimenti di molti compagni di squadra, il Mister non mi
riteneva titolare. Così per necessità comune, prima di
aver compiuto 16 anni, fui convocato in IIIª Categoria agli ordini di Mr.
Rocchi Florio. All'esordio, partita sospesa per incidenti ...
(vedi) Poi la
domenica successiva subito derby contro l'Avanti, (1-1) e grande
prestazione da terzino marcatore sulla "puzzola" Mariotti "tutto finte"
(vedi).
Le buone prove in prima squadra mi valsero il richiamo di Mr. Torriglia con gli Allievi e
da allora nessuno mi tolse più la maglia da titolare.
Anche nella stagione successiva 1971-72 con il ritorno di Massimo
Tamberi in panchina, continuai a giocare terzino marcatore nella squadra
Allievi e modestia a parte, l'uomo che coprivo io si divertiva sempre poco.
Non mi ero montato la testa, ma
ero comunque considerato tra i più bravini, uno scalino sotto ai giocatori di vera classe,
come il capitano Fausto Gorelli o come lo Juniores Calamai Antonio, nipote del
mitico "Pittore", giocatori che piacevano a diverse squadre di categorie superiori.
Calamai giocò l'8 dicembre 1971
nella Rappresentativa di Grosseto che batté al Maracanà di Porto S. Stefano lo
Spezia per 6-5 dopo i rigori.
Nel
frattempo alla presidenza del Sauro, il Maresciallo dellAeronautica
Militare Carlo Rea aveva sostituito l'avvocato Mauro
Mordini. Le altre
cariche rimasero più o meno inalterate, segretario era ancora Lorenzo Soldati, impiegato
comunale e Massimo Tamberi era l'allenatore di quasi tutte le
formazioni.
Nel
campionato di
III Categoria
1971-72
il Sauro condusse un testa a testa avvincente con il Pari e si
giocò tutto nello spareggio al cardio-palma disputato sul campo
neutro di Batignano il 7 maggio 1972. Dopo un campionato condotto
appaiate, anche al termine di questo incontro,
tempi
supplementari compresi, nessuna delle due squadre aveva ancora la meglio sullaltra,
(1-1 gol per il Sauro di Falconi). Il regolamento in quel caso
prevedeva il sorteggio. Così larbitro alla
presenza dei due capitani, (per il Sauro Enrico Sarcoli) si
apprestò al lancio della monetina con le due tifoserie ammutolite sulle
gradinate. La
monetina caduta tra lerba alta del campo non esprimeva a
prima vista un chiaro verdetto, al punto che Enrico Sarcoli
cominciò ad esultare seguito dall'esplosione di gioia dei
tifosi saurini e la delusione di quelli del Pari, ma
quando larbitro dopo un più attento controllo, decretò la vittoria di
questultimi, gli umori delle due tifoserie si invertirono.
Il Sauro
aveva però ancora una carta da giocare, quella del rispetto dei Regolamenti. Era corsa voce durante il
campionato che il Pari facesse spesso giocare
tre calciatori già tesserati con altre società toscane, per la
precisione il libero Turchetti,
lo stopper Mammuccini, (uno di questi tra
l'altro aveva segnato anche il gol nella partita di spareggio) e Ferrali
Daniele, tesserato con la S.S. Audace Galluzzo di Firenze. Con un paziente lavoro, tanti appostamenti e con la collaborazione di altre
società della zona, il segretario Lorenzo Soldati e lallenatore Massimo Tamberi,
erano riusciti a fotografare in alcune gare di campionato uno dei giocatori in questione insieme con larbitro. Provata
lirregolarità del tesseramento del calciatore, per l'esattezza
Ferrali, al Pari fu data partita persa nello spareggio, così
alla IIª Categoria lanno
successivo
approdò il Sauro. Per le statistiche, in quella stagione vincente
anch'io (che militavo negli Allievi A) presi parte a uno spezzone di
partita. Ricordo come fosse ora quel fine settimana. Il sabato 19 febbraio
1972 era in programma allo Stadio la gara Allievi contro il Grosseto B.
Per la pioggia di quei giorni il terreno di gioco del Comunale era
allentato e i dirigenti unionisti preferirono all'ultimo momento di non
far giocare la gara per preservare il campo in vista della partita della prima squadra il
giorno seguente. Dopo l'appello dell'arbitro e il dovuto tempo dovuto di
attesa, tutti a casa e partita vinta 2-0 per forfait. Per la mattina
dopo Mr. Tamberi mi convocò con gli Juniores, in trasferta a S. Fiora. Il
Sauro vinse per 6-2 ed io non entrai. In quegli anni era ammessa solo una
sostituzione ed io feci il famoso 13°. Il mister mi chiese ancora di
sacrificarmi nel pomeriggio con la prima squadra in trasferta a Sticciano
nel vecchio campo accanto alla ferrovia. Correva il 20' della ripresa,
quando con il Sauro in vantaggio per 2-0, Massimo mi disse: " Ovvia Fiorenzo, scaldati, sennò t'ho fatto fa'
il giro della Maremma senza farti gioca' un minuto! ".
Il punteggio poi lievitò fino al 5-0, ma non certo per il mio ingresso.
Nei
primi anni '70 il Sauro disponeva di un gran numero
di giovani tesserati provenienti dai vari paesi della provincia, grazie
alle capacità dei dirigenti e al grande prestigio che la società
si era creato. Questo permise di tenere sempre testa al U.S. Grosseto nei
Campionati Giovanili, vincere un bel Campionato
Provinciale
Juniores
1971-72,
dove
venne impegnato per tutto il girone di ritorno il capitano degli Allievi
Gorelli, e di volta in volta anche altri Allievi tra cui il sottoscritto.
L'allenatore per le squadre Juniores e Allievi era Massimo Tamberi.
La stagione iniziò il 15 settembre 1971 con un bel rinfresco. Nelle finali della Coppa Toscana il Sauro
Juniores che rappresentava la provincia di Grosseto fu eliminato dal Poggibonsi. Ricordo di aver partecipato a titolo personale
il 14 maggio 1972, alla
trasferta in terra senese in sella al mio cinquantino "Testi
Champion" e di avere preso una bella zuppata d'acqua nel viaggio di ritorno,
nonostante l'ultima ritoccata all'impermeabile data dal "Pittore". Il
pranzo fu consumato al prestigioso Hotel Alcide.
Nella stessa stagione, gli
Allievi
(la mia squadra), dominò il girone A. Il nostro comportamento era da veri
"professionisti" e la preparazione alle partite era curata sotto tutti gli
aspetti. Il mitico Tamberi dopo l'ultimo allenamento ci raccomandava:
<<
... e sabato dopo Canzonissima a letto !!!
>>.
Il sabato sera poi era il grande "Renzo" Soldati che ci controllava
chiamandoci al telefono a casa:
<<
... è a letto Fiorenzo ? ... bene, buonanotte ...
>>.
Terminato il girone a punteggio pieno, disputammo
un
triangolare finale con Argentario e Grosseto. Le tre squadre più o meno si
equivalevano e vennero fuori diversi pareggi. Solo un favore arbitrale
dell'arbitro Landi, che
concesse un gol in netto fuorigioco del bianco rosso Montagnani portò il
Grosseto alla vittoria proprio contro di il Sauro. Il Grosseto aveva perso al
"Maracanà" per 1-0, e nell'ultima partita in programma il Sauro,
battendo l'Argentario, avrebbe conquistato il titolo. La gara non fu mai
disputata, prima per mancata presentazione dell'Argentario, poi in altra
data non si presentò il Sauro. Dopo un'estate di ricorsi e contro ricorsi alla FIGC e
alla Commissione Disciplinare, la sentenza definitiva della CAF assegnò la vittoria finale
all'Argentario. Il portiere di quella squadra Allievi Franco Gerlini
partecipò al Torneo Quadrangolare Nazionale Primavera che si disputò il
23, 24 e 25 aprile 1972 a Ladispoli, difendendo la porta della Rappresentativa
Toscana.
L'anno seguente 1972-73, sempre con Massimo Tamberi alla guida, tanti
giovani (web-master compreso) vennero impiegati di tanto in tanto in
II^ Categoria, giocando anche due partite al giorno, dopo quella della
mattina con gli Juniores. Arrivò un'altra
vittoria nel
Campionato Provinciale
Juniores
con tanto di rivincita sull'Argentario (si ripeterono ancora le memorabili
sfide mie personali con l'ala destra Fanciulli Franco, detto Bazzone).
Fu disputata di nuovo la Coppa
Toscana. Eliminati il
Cecina, il
Montepulciano, l'Esperia Livorno, con gare di andata e ritorno, il
Sauro che per tutte queste partite non aveva subito gol,
arrivò alla Finale Regionale e fu sconfitto in casa dall'Affrico
Firenze con una sfortunata autorete, a conclusione di una gara giocata costantemente all'attacco. La settimana seguente, ci presentammo al
ritorno giocato a Firenze accanto allo Stadio Franchi, un po'
demoralizzati, forse non credendo più nella rimonta (tra l'altro
ricordo di aver partecipato alla gara con alle spalle solo un'ora di
sonno, causa il lavoro notturno in Pasticceria). Perdemmo per 2-0 e la nostra
bella avventura si concluse.
(Vedi Pagina con foto e articoli).
Si concluse
anche il secondo ciclo di Massimo Tamberi nel Sauro, l'anno successivo
lo sostituirono Roberto Landi e Giovanni Bianchi di Rispescia, ma i successi
degli anni precedenti non si ripeterono.
Decine di giocatori dalle squadre giovanili, andavano ad indossare
maglie di prestigiose Società di I^ e II^ Categoria. Si ricordano Ceccarelli Irio alla Massetana, Toncelli Giorgio al Ribolla, Marchi Fabio
e Scarpelli Graziano al Montiano, ecc...
Si creò
anche un discreto rapporto di collaborazione tra il Sauro e l' U.S. Orbetello,
storica e gloriosa società della Maremma e in quel tempo seconda forza
della provincia che militava stabilmente nella cosiddetta "quarta serie" o
serie D, equivalente alla odierna C2. Calamai Antonio nel 1972-73 e Gorelli Fausto
l'anno dopo furono i primi giovani saurini ad approdare in bianco celeste
dove disputarono diversi campionati di serie D nel girone
tosco-sardo-laziale, incontrando tra le altre l'U.S. Grosseto, (che tornò in C
dal 73-74), la Pistoiese (con l'ex saurino Ganthaler), Siena, Pietrasanta,
Viareggio, poi Viterbese,
Cintya Genzano, Orvietana, Civitavecchia, Velletri,
Rieti, Calangianus, Torres, Tharros ecc.
Tra l'altro il campionato Juniores della stagione
1973-74 vide ai nastri di partenza poche squadre maremmane, e molti giovani tra i
quali il sottoscritto vennero impiegati anche in prima squadra che
disputò un discreto campionato di III' Categoria nel girone nord,
insidiando per diverse domeniche il primato della forte compagine dello
Scarlino del vecchio capitano Muoio, che alla fine ebbe la meglio.
Tornando dalle trasferte non mancava mai una merenda, mitiche quelle al "Bozzone"
con prosciutto, cipollotti e cacio coi baccelli.
Nel
1974, l'assetto societario era così composto: Pres. Rea Carlo, Vic.Pres.
Bulleri Giuliano e Santoni Gaspero, Segr. Rubini Alberto, cassiere
Culicchi Alfio, Dir. Sportivo Bulleri Giuliano, consiglieri: Alocci G.
Carlo, Cianchetti Guido, Coppetta Renzo, Del Francia Venturino, Linicchi
Francesco, Ortimini Varo, Pontanari Dario, Sarcoli Enrico, Dini Dino, e
Vannini Bruno. Alcuni giocatori come me e Luciano Giorgetti, eravamo
quasi sempre presenti in via Adda e davamo sempre un contributo sia accompagnando le
squadre giovanili che nella manutenzione del campo e degli spogliatoi. Memorabili i
tagli d'erba con la piccola macchinetta da giardino, occorrevano anche tre
quattro giorni per l'impresa, col risultato finale di doversi rifare
daccapo dalla parte opposta.
Al termine del campionato
Juniores
1973-74, dove
arrivammo primi nel girone conquistando la finale persa poi per 4-0 contro l'Argentario sul campo neutro di Alberese (ma Bazzone non segnò !),
anche per i '55 era giunto il capolinea delle giovanili. Fu così che
approdò in laguna anche il sottoscritto insieme con Bartalucci
Alberto di Baccinello, Becatti Massimo di Sticciano e il portiere Musetti Andrea.
(vedi
foto). Tutti
e quattro gli ex saurini con la maglia bianco celeste lagunare ci
togliemmo la soddisfazione di
espugnare ancora il comunale di Grosseto nel campionato Berretti, con un
gol proprio di Bartalucci Alberto. Guidati da "Mirro" Bertocchi, facemmo un
bel campionato finendo quarti assoluti in classifica, secondi tra le squadre di serie
D. Un
brutto infortunio alla caviglia riportato in allenamento al Vezzosi mi
tenne lontano dai campi tutto il girone di ritorno. Mio malgrado ebbi modo di
seguire ancora il mio Sauro che nel campionato 1974-75 con gli Juniores di Mr. Bianchi Gianni,
ottenne un risultato di prestigio battendo in trasferta in un'avvincente
derby il blasonato Grosseto che schierava in formazione diversi
"Berretti" e qualche giocatore della rosa della serie C.
(vedi).
A fine campionato, esattamente il 4 maggio 75, " fui costretto " dalle
necessità e dal mio amore verso il Sauro a rimettere la maglia rosso
nera e giocare col nome di Allocca Domenico in III^ nella trasferta di
Monterotondo Marittimo, dove perdemmo per per 2-0. Fu l'ultima partita che
giocai insieme al capitano Enrico Sarcoli, che dopo alcuni anni morì per
una brutta malattia.
Consiglio direttivo 1976: Dini Dino Pres., Vice Pres. Culicchi Alfio e
Sarcoli Enrico, Segr. Cipolletti Armando e Rubini Alberto, Cassieri
Culicchi Alfio e Sarcoli Lido, Economo Coppetta Lorenzo, Consiglieri:
Zoppetti Adolfo, Baldi Giovanni, Goracci Ivo, Innocenti Domenico, Prosperi
Marcello, Pagliucoli Luciano, Moschini Bruno. Dopo un mezzo
campionato 75-76 disputato a Pitigliano (interrotto per motivi di lavoro
di notte in pasticceria), e un anno di militare, eccoci di nuovo nella
stagione
1977-78
in III^ al
Sauro, con Gianni Lottini allenatore, poi sostituito da Armando
Fiordispino. Non fu quello un gran campionato, da ricordare una bella
vittoria contro il Fonteblanda secondo in classifica e una sconfitta
immeritata a Talamone (che vinse il campionato) per un rigore
letteralmente regalato dall'arbitro Cafaro di Grosseto a cinque minuti
dalla fine. Unico record forse ancora inegualiato, quello che in
squadra giocavano tre Fiorenzo: io, Fiorenzo Tosini e Fiorenzo Mitrione. Quell'anno giocò
ancora qualche partita il "vecchio" Marcello Prosperi che poi abbandonò
definitivamente l'attività. Crescevano intanto nuovi talenti nel settore
giovanile, i vari Claudio Pierini, Marco Zanobi, Paolo Bigoni, Daniele
Penco ed altri. Questi ragazzi dopo i campionati Allievi, passarono in blocco in
prima squadra dove alzando notevolmente il tasso tecnico. Ci fu anche il
ritorno di Antonio Calamai dalla Massetana, ed io che avevo ricevuto la
chiamata del Presidente dell'Arcidosso Zocco e stavo per trasferirmi in
montagna cominciai ad avere dei ripensamenti.
Quando uscirono i gironi di II^ categoria che vedevano l'Arcidosso
inserito in quello
senese-aretino, non ebbi più dubbi: la maglia sulle spalle sarebbe stata
ancora quella rosso nera. Decisione più che ripagata, perché nella
III'
1978-79, con
Mr. Bruno Polidori in panchina, (che lasciò dopo una decina di partite e fu sostituito da Albertino Fommei) disputammo
un campionato di vertice, con avvincente testa a testa con il Barbanella
(due pareggi, 0-0 in via Adda e 2-2 nel ritorno al Monterosa dove in
vantaggio 2-0 nel primo tempo, venimmo raggiunti con un inesistente rigore concesso dal mio futuro
collega Telecom Giovanni Lenzi per un intervento di Mancini Armando sul
centravanti Croci) e
il Roccastrada che alla fine conquistò la promozione. (una vittoria
per parte per 2-1).
Tra
le squadre giovanili
si stavano mettendo in mostra altri ragazzi interessanti, ricordiamo
Bambagioni Luca che fu ceduto all'Empoli del Pres. Bini, Grechi Luigi che
passò al Grosseto. Claudio Pierini finì giovanissimo al Batignano
in I^ categoria. Gli ultimi anni del decennio il Sauro non si iscrisse
alla III^ Categoria optando per il campionato Under 18. A quel punto per
continuare a menar calci mi accasai a Roselle con i bianco celesti del
Presidente
Fernando Mazzieri. Lì, dove da qualche mese avevo firmato un "pre-contratto" con
la ragazza con cui sono tuttora "tesserato", ritrovai molti vecchi compagni di squadra
del Sauro, come
Giorgio Sgherri, Giorgio De Cesare, Amarusco Bartalucci, Sandro Stefanucci
ecc.
Il Sauro nel frattempo andava potenziando sempre di più il
settore giovanile, ponendo così le basi per quello che sarebbe poi
maturato negli anni '80, che come vedremo portarono diverse soddisfazioni
in casa saurina, sia come risultati economici che soprattutto tecnici.
......
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